Di ritorno dal book club delle feste, con commenti affatto positivi (esattamente come mi aspettavo,
vedi qui) per
"Addio alle armi". Sapendo in partenza che Hemingway non piace a 2 su 4, nè per come scrive nè per i temi narrati, direi che si poteva anche evitare. Ovviamente, non è piaciuto a nessuno tranne che a me (anche se non è il mio Hemingway preferito). A parte questo, a me continua a piacere come scrive, anche se dovendo scegliere un solo romanzo mi sarei buttata piuttosto su "Per chi suona la campana". La storia d'amore non è piaciuta, e a nulla sono valsi i miei commenti sulla modernità e l'originalità della scrittura all'epoca in cui è uscito questo libro (e sul fulcro che è la guerra e come è percepita, e non l'infermiera)... nonostante i commenti del nostro book club, "Addio alle armi" è diventato e resterà un grande classico della letteratura americana. Hemingway ha vinto il Pulitzer e il Nobel. Punto. Se non piace non piace, ma questo non vuol dire che non sia un grande scrittore (come tanti altri, del resto). E se non vi piace la letteratura americana non possiamo farci niente... inutile insistere, leggiamo altro!
Voltiamo anno e pagina: ci ritroveremo a marzo con i commenti su "Chiedi alla polvere" di John Fante, sempre per finire il trittico di scrittori americani del Novecento (Fitzgerald, Hemingway e Fante) che ormai avevamo cominciato. Credo che per quanto mi riguarda sarà dura, ma mi impegnerò per scoprire questo nuovo -per me- autore.
Poi ci sono tanti altri libri che voglio leggere nel 2015... buona lettura anche a voi!