venerdì 9 agosto 2013

Dal castello di Rozafa

La città di Scutari è dominata dall'alto dal Castello di Rozafa (IV secolo a.C.) che si dice sorga sul luogo del primo insiediamento della città (età del bronzo). Potrete trovare la storia della città e del castello un po' dappertutto online, io ve lo mostro con gli occhi delle mie impressioni.
 

La cosa bizzarra è che arrivando su ho avuto l'impressione di essere stata catapultata in Scozia: (a parte i melograni in fiore) ovunque rovine in pietra, laghi nei dintorni, erba verdissima e soprattutto... SHEEPPPP!!






Ma veniamo alla leggenda!
Si narra che tre fratelli fossero impegnati nella costruzione delle mura della fortezza. Durante la notte il lavoro eseguito nella giornata crollava. I tre fratelli consultarono un vecchio saggio il quale spiegò che le mura per essere forti e solide necessitavano del sacrificio di una delle loro mogli. La scelta della moglie doveva avvenire casualmente: colei che l’indomani sarebbe giunta con il pranzo sarebbe stata immolata per il bene della comunità. Fu fatto un giuramento di silenzio fra i tre, che però venne infranto da due dei tre fratelli che raccontarono tutto alle rispettive mogli, le quali non si presentarono. Fu così che toccò alla moglie del più giovane dei fratelli e madre di un bambino, portare l’indomani il pranzo. Le venne raccontato quanto il vecchio saggio aveva detto e il giuramento che era stato fatto fra di loro. La giovane accettò di farsi murare viva all'interno delle mura, ma pose una condizione: una gamba, un braccio, un occhio ed una mammella dovevano rimanere scoperti per poter vedere, cullare, accarezzare e allattare il proprio figlio. E così fu.
Come vedete, avevamo una guida turistica tutta per noi che ci ha raccontato la leggenda, ci ha mostrato le mura più antiche e le parti più nuove e ci ha fatto godere un magnifico tramondo sulla sua città.



 











E come tutti i castelli che si rispettino ci sono le vie di fuga (ancora percorribili in parte) per fuggire dall'ultima cerchia di mura, la più interna, qualora il nemico dovesse arrivare fin lì.

Come vedete dalle foto e dalla mappa seguente, il castello di Rozafa è su una collina e tutto intorno c'è acqua: a nord-ovest il lago di Scutari che fa confine con il Montenegro e il suo emissario, che si congiunge più sud-ovest con un altro fiume che arriva da sud-est come emissario di un'altra regione di laghi a est:

Geografia a parte, quassù abbiamo capito che questa regione è proprio varia! Grazie anche a Tea e a Bekim che ci hanno fatto compagnia in questo viaggio.


sabato 3 agosto 2013

Ortensie: top five 2013

Rieccomi a parlare di fiori, in particolare di ortensie.
Come ogni estate mi faccio prendere dal virus, sarà che ne vedo in giro così tante!

Tornando al titolo, vi mostro qui solo le mie preferite di questa estate 2013; le foto sono prese tutte dal Vivaio Borgioli Taddei di Firenze, che non mi sponsorizza, ahimè ;-)
Ma prima o poi cercherò anche di coltivarle, oltre che guardarle sui siti e nei giardini.
Ecco la top five, enjoy.

HYDRANGEA MACROPHYLLA "SOUVENIR DE M.ME CHAUTARD": la mia preferita per l'estate 2013, con questi meravigliosi fiori a sfumature dal pervinca al lilla-malva!



HYDRANGEA MACROPHYLLA "HOVARIA HOBERGINE": questa è la stessa dell'anno scorso, continua a piacermi molto l'abbinamento verde-viola scuro!



HYDRANGEA QUERCIFOLIA "SNOW FLAKE": con un nome così non poteva non piacermi! Ortensia bianca con i fiori disposti a pannocchia e formati da un sacco di strati sovrapposti. Come le quercifolie, anche la foglia cambia colore fino al rosso scuro




HYDRANGEA MACROPHYLLA "M.ME FAUSTIN TRAVOULLON": con delle belle sfumature dal rosa al malva, che dedico ad una mia cara amica (perché mi ricordano il suo bouquet da sposa)



HYDRANGEA ARBORESCENS "ANNABELLE": bianca, fa un bel pallone pieno di fiorellini piccolissimi a quattro petali

domenica 28 luglio 2013

Kotor, o l'imprevisto

Sempre per quanto riguarda il mio Balkan Tour, c'è stato un imprevisto tra Dubrovnik e Scutari che non vi ho ancora raccontato.
Dal momento che avevamo un po' di tempo abbiamo fatto tappa a Kotor (Cattaro), Montenegro, per vedere il suo centro storico. Purtroppo avevo ancora Dubrovnik negli occhi, quindi mi rendo conto che non sono riuscita ad essere entusiasta perché il centro storico è molto più piccolo e assolutamente... diverso. Però la posizione geografica ha dello straordinario: ecco una foto delle Bocche di Cattaro vista da googlemaps, praticamente la città è nell'estremità interna del fiordo formato dal mare Adriatico:


Ci siamo arrivati da Durici, per capirsi, prendendo il traghetto per auto e costeggiando il fiordo sulla strada più corta, Jadranska Magistrala... unico problema: la strada budellosa era chiusa per lavori a pochi chilometri dalla città, senza indicazioni naturalmente, e quindi abbiamo dovuto ritornare indietro e fare una strada più lunga aspettando che tutti invertissero il senso di marcia...


Questo però mi ha permesso di scattare qualche foto dalla parte opposta della città, documentando tutta la baia (e alcuni bagnanti). Eccole:





Nella foto centrale potete vedere il centro di Kotor dall'altra sponda, mentre nelle foto che seguono lo vedete da vicino.

La porta d'accesso alla città vecchia.
La fortezza che domina il fiordo dall'alto dei suoi 1500 scalini!
   
Il leone di Venezia che domina ancora e sempre le mura.



La chiesa con le due torri, monumento simbolo della città.

 
























Piazzette e vicoli sono, anche qui, un po' in preda ai tavolini, ma almeno le tende sono tutte simili e si intonano con i colori delle case!

domenica 21 luglio 2013

Apulia

Ok, diciamocelo subito: dire che la Puglia è bella è una banalità, ma in questo periodo di vacanze io vi voglio consigliare un giro nella zona dei trulli, e soprattutto un borgo: Locorotondo mon amour!

Ci sono finita come sempre per lavoro, mi ci sono fermata pochissimo, ma quel che ho visto arrivando e passeggiando nel borgo antico mi è rimasto negli occhi e adesso vi posto qualche foto da cartolina!
Per chi si stesse chiedendo dov'è consiglio google maps ...comunque è nella zona di Alberobello, con tanti bei trulli in giro per le campagne disegnate dai muretti a secco e riempite da ulivi.






























Per finire col vero sud vi metto anche qualche scorcio delle campagne intorno all'aereoporto di Bari Palese. E della Puglia, oltre alla calorosa compagnia, io ricorderò sole, mare, grandi idee e luce bianchissima, tanti ulivi, fichi d'india e qualche cactus, enormi palme e siepi di splendide bougainville.







giovedì 18 luglio 2013

Cartolina da Pola

Visto che mi ci sono fermata poco e ho fatto pochissime foto... vi mando una cartolina virtuale:

TANTI SALUTI DA POLA


giovedì 11 luglio 2013

Srebrenica 18 anni dopo


NEVERMORE
Dopo essere stata lunedì scorso ad una celebrazione a Novi Grad Sarajevo in memoria del massacro di Srebrenica non posso oggi non mettere qui una serie di informazioni e di notizie che riguardano questo anniversario.
L'anniversario della strage cade oggi, i fatti si sono verificati dall'11 al 22 luglio 1995 e ancora quest'anno hanno trovato resti di morti (circa 400, in fondo ad un lago); ad esempio, dopo 18 anni, quest'anno hanno riconosciuto i resti del figlio della signora che presiede il gruppo delle "Madri di Srebrenica".

Non sto qui a raccontarvi tutta la storia, se andate sulla pagina di wikipedia in inglese trovare descrizioni dettagliatissime, addirittura giorno per giorno.
http://en.wikipedia.org/wiki/Srebrenica_massacre

Detta proprio in breve, hanno cercato di eliminare fisicamente tutti i maschi bosniaci musulmani per fare pulizia etnica; al momento il totale delle vittime accertate è 8.374, per la maggior parte maschi (dai bambini ai vecchi), ma anche donne, bambine e giovani, uccise per vari motivi.
Questo è successo l'ultimo anno "ufficiale" della guerra dei Balcani (che è stata dal 1991 al 1995) e davanti agli occhi dei caschi blu  e di alcune compagnie di soldati olandesi, e del mondo intero, che non sapeva bene cosa fare. Oggi c'è ancora chi nega l'evidenza, ma fortunatamente alcuni erano riusciti a scappare e a raccontare. E se non bastasse questo... a me bastano i resti dei morti e le persone scomparse!!!

Un altro genocidio, dopo quelli che ci avevano fatto dire "mai più" dopo la II Guerra Mondiale, ancora nel cuore dell'Europa alla vigilia del 21° secolo. E forse ce ne sono altri in corso nel mondo...

PER NON DIMENTICARE GUARDATE QUESTO VIDEO

http://www.youtube.com/watch?v=lQeYee4vIiQ

E DOCUMENTATEVI.
Ad esempio mi suggeriscono questo libro italiano:

SREBRENICA - I GIORNI DELLA VERGOGNA, DI LUCA LEONE.
· Collana: Orienti
· Argomenti: Pace, Diritti umani
· Destinatari: R/S, Capi scout, adulti ed educatori
· Edizione: Infinito Edizioni, 2011
· ISBN: 978-88-89602-08-9

DESCRIZIONE: Srebrenica è una pagina nera e dolorosa nella storia europea di fine ventesimo secolo.
Qui sono stati torturati e assassinati, nel luglio 1995, un numero ancora imprecisato di cittadini bosniaci musulmani. I morti certi sono circa 8.500, ma secondo i sopravvissuti la furia cieca e razzista dell’esercito serbo-bosniaco guidato da Ratko Mladić e dei paramilitari soprattutto serbi ha provocato 10.701 vittime. Ad assistere, immobili, i caschi blu olandesi e, con loro, l’intera comunità internazionale.
Quello di Srebrenica è stato definito “genocidio da più sentenze internazionali”, la prima dell’aprile 2004. Oggi c’è ancora chi nega, sapendo di mentire.
Srebrenica. I giorni della vergogna è il primo libro mai pubblicato in Italia su questo genocidio, il primo in Europa dopo la Shoah. La quarta edizione del libro, è aggiornata all’arresto di Mladić (maggio 2011) e alla sua consegna al Tribunale internazionale per i crimini di guerra nella ex Jugoslavia (Tpi).  


NEVER FORGET SREBRENICA 
 













(le foto non sono mie, ma prese dal web; io non sono ancora stata a Srebrenica)


venerdì 5 luglio 2013

Oh, il gran pavese

Bandiere, foto di Barbara Tognon.
...e non intendo Cesare! Sto parlando dell' "addobbo" che potete vedere sulle barche nei giorni di festa, e più precisamente domenica a Grado in occasione dello scioglimento del voto alla Madonna di Barbana con la processione delle barche che portano la statua della Madonna di Grado (la Madonna degli Angeli) in visita a quella di Barbana, il cosiddetto Perdon de Barbana, che si svolge dal 1237 per ringraziare la fine dell'epidemia della peste.
Le barche, dunque, grandi protagoniste della ricorrenza e bardate a festa, con bandiere e ortensie (ma sulle ortensie riprendiamo un'altra volta). Foto potete trovarne ovunque, e anche note su wiki; io vi metto solo una foto fatta da un'amica con la passione della fotografia, e qui parlo in particolare delle "bandiere".

Il gran pavese è il festone di bandiere che è issato sulle barche, da poppa a prua, fissato agli alberi o ad altri sostegni. Alcuni lo definiscono "gala di bandiere, o di luci, delle quali si usa addobbare le navi nelle feste o nelle solennità." (vedi www.flagsonline.it ).
Non sono un tecnico nè una marinaretta (nome didascalico dato alle/ai giovani militi della guardia costiera in uniforme da festa), e non sto a farla lunga, però come saprete tutte le bandiere che si montano sulle barche/navi hanno significati: indicano il luogo di appartenenza, ma soprattutto hanno dei nomi e scopi di avvertimento. A questo proposito eccovi una tabella coi significati:

Gran Pavese anche detto Granpavese o Gran galà di bandiere

Come potete vedere qui sotto, il gran pavese le monta tutte e dà veramente l'idea di una giornata di festa, almeno per me, nata e cresciuta al mare. Gran pavese, barche in porto appena ridipinte, ortensie e statue in giro per la laguna segnano l'inizio indiscutibile dell'estate. E bon Perdon a duti!

La barca che porta la Madonna degli Angeli con il gran pavese, foto di Barbara Tognon.


http://jo-wanderer.blogspot.it/2013/09/lavoretti-ferragosto.html