Non so se cominciare questo post in ordine cronologico o no. Finirà che lo butterò giù così come viene!
Cominciamo allora col dire che a Grado la cultura conta molto ...d'estate... per i "gentili ospiti", i quali probabilmente penseranno di essere capitati in un'isola soave dove gli abitanti si nutrono quotidianamente dei suoni della musica classica, o di quelli di nicchia come jazz e tango (con qualche concessione al pop-rock, magari stagionato) e pasteggiano leggendo grandi autori e disquisendo dei massimi sistemi dell'universo con firme giornalistiche importanti del panorama culturale italiano.
...niente di più lontano dalla realtà: è tutto un maquillage estivo di cui importa moooolto poco alla maggior parte dei gradesi, che solitamente d'estate vivono sul posto di lavoro e tra mille altri intrighi molto meno poetici.
Però in questo strano incanto estivo c'è ancora qualcuno che se la gode. Essendo che molti eventi sono gratuiti o ad offerta libera, quei pochi cristi di studenti o di disoccupati, o quei pochissimi fortunati -a mio avviso- che hanno un lavoro "normale" e non stagionale, hanno magari le ferie d'estate, o possono permettersi una sera libera, e quindi possono anche godersi concerti strabilianti, musicisti famosi, incontri letterari come se si trovassero all'interno della programmazione culturale annuale di una grande città. Io faccio parte volentieri di questa ristretta cerchia e vado a caccia di eventi con un piccolo nugolo di complici :)
Con il solo impiccio che la cultura culturale dura da giugno a settembre e dopo il sogno svanisce: ci si passa il latte detergente, il maquillage scompare e per trovare un evento degno di nota in tutti gli altri mesi dell'anno bisogna farsi parecchi chilometri di macchina. Ma almeno per tre mesi ci comportiamo come se esistesse una vita culturale anche qui.
Così, per qualche strano incanto, il 26 luglio mi sono ritrovata ad un concerto strabiliante, per vari motivi!
In cartellone uno dei più famosi concerti per violino e orchestra, op.35 di Cajkovskj (quello reso famoso anche in tv dal film "Il Concerto") e poi la sinfonia n.8 di Dvorak.
Annunciati ospiti d'eccezione: il solista serbo Stefan Milenkovich (foto sotto), ex enfant prodige ora 35enne e docente alla Juilliard School (la scuola di musica americana, forse la più famosa al mondo, vedi link) con un curriculum da fare invidia a chiunque...vedetevi il suo profilo wikipedia o il suo sito perché se no devo stare un'ora per scrivere tutto; un noto direttore d'orchestra, Massimo Belli; e l'orchestra nazionale rumena.
In realtà, l'orchesta in ritardo non arriva proprio, dal suo pullman esce un'orchestra di giovani di Siviglia, che non ha mai provato Dvorak e che -dopo alcuni momenti di panico e caos- passa il pomeriggio a provare col super solista e col direttore, al qualche è stato riservato l'ingrato compito di mettere insieme il mito con le potenzialità. Risultato: il concerto si fa, con delle strane premesse, solo Cajkovsky, più un assolo di violino su un'allemanda di Bach e un bis che era di nuovo il primo movimento di Cajkovskj richiesto a gran voce dal pubblico.
Alla fine mille applausi, è andata bene, ma credo che gli organizzatori abbiano perso 10 anni di vita in meno di 24h per tutto quel che è successo. Non a caso...hanno citato il film "Il concerto" durante la premessa. Adesso manca solo che si mettano ad organizzare un film o una piece teatral-musicale sul Don Chisciotte per tirarsi ancora più sfiga (consentitemi il termine)!
Nota a margine: credo che chiunque si trovi di fronte alla possibilità di andare a sentire dal vivo Stefan Milenkovich non dovrebbe pensarci due volte: anche se dovesse suonare "Nella vecchia fattoria" varrebbe la pena :)
Altri concerti piacevolmente ascoltati ad agosto: concerto per arpa e tromba in basilica, strani abbinamenti e pezzi piacevoli (ho preso anche dei cd come "provvista per l'inverno"); un altro concerto classico di Musica a 4 stelle, il Carnevale degli animali di Camille Saint Saens e uno strano Beatles Medley con una grande guest star come voce solista: Cheryl Porter.
Dopo aver speso tante parole per la musica, ho parlato poco e ascoltato tanto il 25 luglio in basilica dove Massimo Cacciari (sotto) presentava il suo libro, Doppio ritratto su San Francesco visto in Giotto e in Dante. Sembra complicato, in realtà la sua esposizione è stata molto chiara ma erudita, mentre le domande del pubblico sono state quasi incomprensibili e impossibili da rispondere. Tra l'altro, il pubblico faceva sfoggio di cultura citando Ildegarda (di Bingen) e Meister Eckhart (Eckhart von Hochheim O.P.) come se fossero i loro amici d'infanzia. Cacciari ha fatto del suo meglio per rispondere sensatamente, anche se era reduce da più di 3 ore di coda sotto il sole in autostrada per un incidente. Insomma, come sempre ha valso la pena ascoltarlo ...e anche fare quel poco di fila per farsi autografare i libri (acquistati in condivisione) e sentirsi dare -ancora una volta- della "studentessa".
Aumenta la mia collezione di libri autografati doc, prossima tappa ...andare a Bose a farsene autografare almeno 2 :)
Restando in tema letterario, ogni 29 giugno a Grado c'è qualche commemorazione di Biagio Marin, in ricordo della nascita. Quest'anno sono stata alla presentazione della ristampa di Fiuri de tapo in occasione del centenario dalla pubblicazione. Ve ne ho già parlato a giugno, niente da aggiungere se non che... ho già i suoi libri autografati original!
Sempre in tema di libri, qualche acquisto estivo (tendenzialmente edizioni Famiglia Cristiana perché in casa della mamma c'è sempre e quindi mi è facile buttare l'occhio). Sottolineo solo che mi sono comprata le Operette Morali di Leopardi, come ho detto su fb "tanto per avere una riserva di pessimismo in libreria, mai che me ne servisse dell'altro".
Ovviamente non ho potuto esimermi dal prendere in edicola Parlate con il cuore e Credo la vita eterna del compianto cardinale Carlo Maria Martini.
Per il resto trovate tutti gli aggiornamenti librari sul mio profilo di anobii. Tra l'altro, trovo molto bella la copertina delle Operette:
Aggiungo alla lista degli eventi culturali estate 2012 la visita alla mostra degli impressionisti americani (che però era a Firenze, non a Grado) della quale ho già postato una recensione dettagliata.
E direi che tutte queste ciacole culturali possono bastare fino a giugno 2013... o no?!
PS: ho in previsione almeno 3 tappe al teatro Rossetti e ad altri eventi, da qui a giugno, ma ne riparleremo.
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