Oggi patchwork e quilting, come tema generale. Come sessione speciale vi farò una carrellata di baby quilts realizzati con diverse tecniche che vi spiego man mano seguendo le foto.
In generale, i baby quilt mi sono sempre piaciuti, ma adesso che ho finito il secondo (il primo completo) mi piacciono sempre di più perché si possono sperimentare diverse tecniche, anche un po' complesse o complicate, ma non ci si annoia e non ci si lagna troppo perché in fin dei conti la misura piccola consente comunque una certa velocità di realizzazione e un passaggio abbastanza veloce da una fase all'altra.
Per chi ha voglia di sperimentare cose diverse e ha paura dei lavori troppo luuuuunghi (che rischiano di diventare un UFO, Un-Finished Object), direi che le misure 70x90cm (per copertina da neonato, da divano, da carrozzina/passeggino/culla) o 120x150cm (per divano o lettino) offrono ottime possibilità.
Vi mostro di seguito alcune foto tratte da blog e/o da pinterest segnalando la tecnica usata. Se cliccate la foto sarete rediretti ad una fonte.
COPERTINA DA PANNELLO: in questa foto potete vedere una copertina molto semplice, centralmente c'è un pannello acquistato pronto a cui è stata apposta una cornice composta di strisce e quadrati negli angoli. Assemblaggio delle pezze a macchina e quiltatura a mano, metodo semplice con sandwich e risvolto. In questo caso il pannello e la cornice sono fatti di stoffe della stessa linea, misura finale 120x150cm (foto e realizzazione mia).
COPERTINA TECNICA ESAGONI: questa l'avete vista in un post recentissimo perché l'ho finita da poco! Fa parte delle coperte in cui si realizza il top con tecniche patchwork semplici, ovvero si fanno piccole pezze di diversi colori (si possono fare a esagoni, a quadrati, a rettangoli, a rombi, etc.) e poi si assemblano prima le pezze centrali e poi eventuali cornici; in questo caso la misura è 70x90cm, tecnica sandwich, quiltatura a mano e chiusura alla fine con binding in stoffe coordinate. In questo caso sono state usate stoffe di diverse linee messe insieme a creare la sfumatura in maniera originale.
COPERTINE TECNICA A BLOCCHI: alcuni la chiamano stile americano perché il top è fatto con diverse piastrelle che formano delle figure precise (i classici blocchi, per l'appunto) che possono essere tutti diversi o tutti uguali e ripetuti, e che la "tradizione e scuola" americana ha ben codificato. Per farvi capire vi metto tre esempi. La prima è realizzata col blocco delle pinwheels (girandole), la seconda a quadrati fatti da striscie e incorniciati, e la terza con blocchi log cabin in varianti di colore posizionate appositamente per creare un disegno finale. Esistono decine di blocchi che si possono usare! Anche qui solitamente si appone una cornice, o quantomeno il binding, e si quilta.
COPERTINA IN APPLIQUE': o appliquée, o con applicazioni. La tecnica dell'appliqué prevede che ci sia una base, fatta in un pezzo unico o in diversi blocchi (vedi esempi 1 e 2), con sopra delle applicazioni che possono essere posizionate a mano o a macchina (cosa che prevede procedure totalmente diverse per la realizzazione delle parti da applicare e per l'applicazione). Poi come sempre si usa aggiungere la cornice e/o il binding. In questi casi la quiltatura è fatta per sottolineare i le singole finestre e/o i disegni applicati. Attenzione, solitamente questo tipo di lavori va via alla svelta solo se siete in grado di usare bene la macchina da cucire per fissare le applicazioni a punto festone o se siete amanti molto del cucito manuale.
COPERTINA TECNICA "PUFF QUILT": questa è una tenica molto carina per realizzare dei quilt divertenti e più tridimensinali del solito. Come vedete dalla foto, la parte centrale del quilt è realizzata come mettendo insieme tanti cuscinetti imbottiti e ottenendo l'effetto di un piumino; alla fine il quilt risulta più voluminoso (e probabilmente anche più caldo, ma questo dipende sempre dalla scenta dell'imbottitura) della trapunta normale. Qui è obbligatorio aggiungere una cornice e/o il binding, e solitamente questo quilt non si quilta (perché è fatto diversamente dal solito sandwich a strati che normalmente si deve fissare).
COPERTINA TECNICA "RAG QUILT": anche questa è una tecnica carina, diciamo 3d, però adatta a chi non ha manie di perfezionismo... nel senso che il quilt finale ha l'aria un po' più stropicciata o disordinata degli altri che vi ho mostrato. In questo caso il top è formato solitamente da quadrati (magari esistono, ma non ne ho mai visti di fatti a esagoni o rombi) che però vengono uniti insieme sul davanti in modo che si veda "l'avanzo di stoffa" che poi viene tagliuzzato a vivo e forma delle rouches divertenti sul davanti del quilt. Solitamente in questi quilt si usa la flanella perché gonfia un po' le rouches e non sfilaccia nel taglio a vivo. In questi casi la quiltatura si fa in maniera semplice seguendo le file o le diagonali, perché è comunque un sandwich che va fissato. Questo esempio è senza cornice, ma spesso si vedono con la cornice e il binding.