martedì 11 novembre 2008

San Martino


La nebbia a gl'irti colli
piovviginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;

ma per le vie del borgo
dal ribollir de' tini,
va l'aspro odor de i vini
l'anime a rallegrar.

Gira su' ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
su l'uscio a rimirar

tra le rossastre nubi
stormi d'uccelli neri,
com'esuli pensieri
nel vespero migrar.

Giosuè Carducci


L'ho imparata prima che fiorello la facesse diventare trendy, e chi dice che non serve fare le poesie a scuola è un ignorante, nel senso che ignora il fatto che è utile per allenare quel poco di memoria che ci resta, e che è dilettevole leggere e ricordarsi belle poesie nei momenti più impensati!!

Auguri a tutti i Martini/Martine e a tutti quelli che sono nati oggi come me :-)

3 commenti:

  1. indola t'ha becao la foto?
    Auguri!!!!

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  2. In giro, tempo fa, no me ricordo indola. GRASSIE!

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  3. a me San Martino è sempre piaciuta moltissimo, e quando Fiorello la cantò pur essendo solo una bambina rimasi scioccata e profondamente indignata...io sono stata una dele ultime ad avere il maestro unico e ad imparare le poesie a memoria...sai che oggi non si insegnano nemmeno più le tabelline a memoria in moltissime scuole elementari???

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Grazie della visita, torna presto!

http://jo-wanderer.blogspot.it/2013/09/lavoretti-ferragosto.html