domenica 19 ottobre 2014

R & S Book Club 3 e 4!

Arrivo qua tutta fiera per raccontarvi del nostro 4° libro e del primo R & S Book Club High Tea, e mi accorgo di non aver mai fatto il post sul terzo. Quindi ve ne beccate due per uno.
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ROMANZI & SEGUGI BOOK CLUB, parte terza e sessione estiva
Il terzo libro che ci siamo lette è stato scelto per chiudere in qualche modo la trilogia dell' '800 al femminile, quindi abbiamo letto "L'età dell'innocenza" (dopo Orgoglio e pregiudizio e Anna Karenina). Su questo volume pareri totalmente discordanti: chi adora la prosa della Warton e chi la trova molto "pesante", chi vede la storia come affascinante studio dell'umanità e delle modalità di agire, e chi invece non riesce proprio a farsi andare giù le descrizioni della società americana (che risulta bacchettona ma molto meno "divertente" di quella inglese descritta in altri romanzi). Niente da fare, non si raggiunge una posizione di equilibrio, passiamo oltre.
Il successivo incontro in realtà non è stato per discutere un libro, ma per conoscere un autore. Approfittando dell'estate gradese e siamo andate tutte insieme a salutare Mr. Caprarica, tornato a presentare un nuovo libro sui Windsor. Il giornalista (artista, eh?!)  risulta sempre piacevolissimo da ascoltare e acuto e divertente nei suoi commenti sulla società britannica e sul rapporto sudditi-monarchia. E poi cena di pesce :-)
In tutto questo abbiamo conquistato anche una bella copia dell'ultimo libro di Caprarica, con dedica (incomprensibile) e autografo dell'autore, che girerà come una buffa reliquia moderna tra le nostre instancabili lettrici.
Poi, per la prossima tappa letteraria, si cambia completamente stile: Il grande Gatsby ci attende per settembre.
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R & S BOOK CLUB, Gatsby un po' perso fra testo e film
Anche "Il Grande Gatsby" di F.S. Fitzgerald non convince tutte (o meglio, forse vista la fama del libro qualcuno si aspettava di più), e per qualcuno la lettura è stata molto condizionata dall'interpretazione del romanzo che ne hanno dato nei famosi film (versione antica con Robert Redford e moderna con Di Caprio). L'unica cosa che ci accomuna, forse, è il riconoscimento che Francis Scott ci sapeva fare, nessuno lo nega, potrebbe scrivere anche la ricetta della zuppa di patate che ne uscirebbe un capolavoro; forse ogni tanto lo sa e "ci marcia", ma per quel che mi riguarda non è un problema: scrive in maniera bellissima, punto. Interessantissima la scrittura del libro per immagini, spesso sembra di stare dentro un film, viene descritta un'immagine in generale e l'impressione che dà una situazione... scrittura molto moderna per l'epoca,  da alcuni critici definita "impressionista", e probabilmente uno dei grandi meriti di Fitzgerald.
Detto questo però ad alcune Gatsby non convince, altre non tollerano Daisy o forse la società dei ruggenti anni '20. Il dibattito è caldo, ma nessuno si smuove. Sarà che abbiamo mangiato troppo al nostro High Tea Party!
Io resto dell'idea che se ci fossero altri libri di Fitzgerald li leggerei ancora tutti, indipendentemente dai contenuti, per puro piacere estetico nella lettura!
Prossima puntata: cerchiamo di proseguire con un collegamento "letterario-cronologico" passando ad Hemingway. Dopo lunghe discussioni, il testo scelto è "Addio alle armi" (visto che siamo in zona...). Si attende intenso dibattito tipo: "è sopravvalutato" "ma è innovativo" "non mi piace" "ma la modernità..." "ciccia" ;-)
Intanto, buona lettura!

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Grazie della visita, torna presto!

http://jo-wanderer.blogspot.it/2013/09/lavoretti-ferragosto.html